Chi furono i punti di riferimento del pensiero e dell’impegno culturale di Giovanni Spadolini? È la domanda cui la Fondazione  Spadolini, in collaborazione con la Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze, ente strumentale di Fondazione CR Firenze, intende dare risposta attraverso un ciclo di conferenze promosso in occasione del centenario della nascita dello statista fiorentino e intitolato appunto “I Maestri di Spadolini”.

I relatori del progetto sono tra i più autorevoli specialisti del pensiero e della personalità di quei protagonisti che hanno rappresentato punti di riferimento autentici per Giovanni Spadolini, sia come professionista, sia come essere umano.

La prima conferenza del 6 febbraio prossimo è dedicata a Piero Gobetti, l’autore del testo “Risorgimento senza eroi”, scoperto negli anni del regime da Spadolini, allora studente del liceo Galileo, nella libreria di via Martelli. Ne parlerà Paolo Bagnoli, uno dei massimi studiosi dell’antifascista piemontese. 

A Gloria Manghetti, presidente della Fondazione Conti, è affidata la ricostruzione del rapporto tra Spadolini e  Giovanni Papini, il grande scrittore cattolico che primo si avvide delle potenzialità del giovane agli albori delle esperienze di storico (la conferenza è in programma il 6 marzo). Segue il 3 aprile la conferenza dedicata a Benedetto Croce la cui concezione storico-filosofica fu fatta propria da Spadolini, come spiegherà il filosofo Michele Ciliberto. 

Ad introdurre Spadolini nel mondo del giornalismo fu Mario Missiroli, chiamandolo a Roma, collaboratore fisso al Messaggero fin dal gennaio del 1948, a poche settimane dalla laurea in giurisprudenza. Relatore della conferenza dell’8 maggio sarà Gabriele Paolini, docente del Cesare Alfieri che sta preparando una biografia di Spadolini storico e giornalista. 

Infine Cosimo Ceccuti , presidente della Fondazione Spadolini, rievocherà il 5 giugno il legame tra Spadolini e Mario Pannunzio, direttore del Mondo, il periodico di cultura politica più anticonformista del secondo dopoguerra. Fu Pannunzio ad indirizzare Spadolini, presente con veri e propri saggi fin dal primo numero della nuova testata, nel febbraio 1949.

Le conferenze si terranno tutte nella sala convegni della Fondazione Biblioteche, in via Bufalini, con libero accesso, dalle ore 17.

Un secondo ciclo di conferenze intitolato “I compagni di Giovanni Spadolini”, si svolgerà nel 2026 e intenderà evidenziare i rapporti dello statista fiorentino con alcune personalità della cultura storica e politica che hanno accompagnato la sua lunga militanza civile: Ugo La Malfa, Norberto Bobbio, Leo Valiani, Renzo De Felice e Rosario Romeo.

Per informazioni: 055.2336071